lunedì 11 giugno 2012

Stiamo tutti bene



Ogni estate si rinnova la piaga degli incendi boschivi . Un fenomeno in espansione che ognuno dovrebbe denunciare e combattere ma cosa fare quando il piromane e' tuo fratello ?!
                                                             Devo denunciarlo ?



Avete capito bene Uppers...Questo terra fumante e' opera di uno dei brothers.Non specifichero' quale dei tre tanto sono un'entita' unica .
Ragazzi d'oro per carita' ma con una certa propensione al disastro  incontrollabile.

 Tornare a casa desiderando nient'altro che un po' di riposo e un maxibon dal freezer e trovare tuo fratello intento a domare l 'incendio che ha appiccato un 'oretta prima e che ha distrutto una larga fetta del terreno adiacente la casa , rischiando di bruciare anche  l'eucalipto  a cui tutta la famiglia e' affezionata  e accorgersi ben presto che tutta la casa ma proprio tutta e' letteralmente invasa dal fumo e da un odore acre che ancora non va via nonostante le finestre spalancate da ore, non e' esattamente
happiness.









 
A me che incredula  gli ho chiesto  cosa fosse successo ha detto con il sorriso stanco ma soddisfatto  di un reduce  : me la sono vista brutta... questi cazzo di piccoli arbusti prendono fuoco in tre secondi .

Credo volesse eliminare un po ' di rametti caduti dagli alberi  ma la situazione deve essergli sfuggita di mano come quando  una decina di anni fa stava armeggiando con l'estintore che avevamo nelle scale e d'improvviso  non si sa come tutta la casa si imbianco' di quella roba appiccicosa.
Questa volta fumata nera. Una grande fumata mi dicono.
 Potenti e dense nubi che si sono liberate sui  tetti del  vicinato accorso a domandare se stavamo bene  e se volessimo chiamate i vigili del fuoco.





Stiamo tutti bene grazie.
Allarme rientrato. L'eucalipto e' un po' acciaccato ma si riprendera'....




Adesso scusate amici  ma non ho ancora finito di aspirare la fuliggine dai pavimenti.

venerdì 8 giugno 2012

te lo risolvi da solo

Il blocco del ''non scrittore'' e' un fatto complicato.
Arriva stranamente  in un momento di fermento e  addio pagine fluide e piene.
Arriva e ti blocca. Non c'e' molto da dire.
Piu' vuoi dire,piu' ti blocca, questo infame di blocco.

Se almeno fossi uno scrittore e avessi il  classico blocco dello scrittore,non drammatizzerei cosi.
Ogni scrittore che si rispetti prima o poi ce l 'ha e le soluzioni sono risapute.
Si salutano amici e parenti  con espressione contrita e si parte in cerca di se stessi, si legge un libro di successo da cui copiare, ci si lascia andare a una vita spericolata e un poco maledetta e alla fine, vuoi o non vuoi, uno straccio di racconto, un trafiletto, una quarta di copertina esce fuori.
Ma quando non sei uno scrittore e hai il blocco infame , come lo risolvi ?
Nessuno che ne parli, nessuno che azzardi una soluzione o un consiglio poco autorevole. Niente di niente.
Tastiera amata che diventa prigione.
Scrivo letto ma voglio dire tetto.
Scrivo ma mi fa schifo tutto.
Sospiro e lo accetto.
Passeggio in un cortile.
Prima o poi passera'.

Adesso e' troppo pero'.
Vabbe' ho deciso di colpo : mi sblocco.