giovedì 4 agosto 2011

al 127. Medina

Due giorni intensissimi. Ieri sono riuscita a collegarmi cinque minuti ma la connessione e' lenta nel riad, e l'upload delle foto mi viene blocatto per motivi di sicurezza ( sic ! ).Soufiane mi ha accompagnato in un internet cafe, molto diverso da quello che potete immaginare. internet qui non e' diffusissimo e di sera i pochi posti come questo sono pieni di ragazze che si aggiornano su cosa succede nel mondo, si collegano a facebook di nascosto dai genitori . E' il loro collegamento con la vita fuori dai souk  . La medina profonda, dove vivo da qualche giorno e' un posto difficile per chi non e'abituato a mangiare dolci su cui si posano incessantemente le api o agli odori fortissimi accentuati dal caldo infernale e a scansare sempre qualcosa, ma mi piace. Ci piace . Questa e' la porta di casa, abitiamo al 127,se capitate da queste parti...Un mondo a parte visto che il riad dentro e' bellissimo ma se varchiamo il portone troviamo un bailamme pazzesco, venditori, traffico umano,persone che semplicemente stanziano qui fuori come al bar, strade dissestate e polvere. Tanta.



fuori la porta di casa

C'e' molto fermento per il ramadan, quest'anno dal 1 al 30 agosto. Si fa tanta spesa ma si osserva il digiuno totale fino al tramonto, piu' o meno le otto di sera.


le figlie della cuoca del riad. le scuole riaprono a settembre come in europa.
                                                                         
                                                                    
Ieri giornata sprepitosa. siamo andate nella Palmeraie... un posto che riproduce il deserto e siamo andate in groppa a  un cammello attraverso un villaggio berbero. un'esperienza ormai molto comune.Divertente, ma a me sarebbe davvero piaciuto stare qualche giorno  nel deserto vero... mettere una tenda. muovermi con una carovana  di cammelli e amici. quella di ieri era abbstanza variegata. Io , Magda e due francesi, uno biondo platino.A un certo punto il ragazzo che ci accompagnava ha dato le redini del cammello a Magda e li ho davvero pensato di finire i miei giorni... io e i francesi non sapevamo se ridere o pregare ma ci siamo divertiti.  Magda un po' di meno. Mi hanno fatto cantare '' Sara' perche ti amo '' dei Ricchi e poveri.Anni fa a Londra avevo una compagna di stanza francese, la cantava tutto il tempo,in Francia e' ancora una hit..l ho accennata per fare la simpatica...Non l'avessi mai fatto ! Si sono gasati subito e il tipo che ci guidava  ha fermato i cammelli e ha voluto che la cantassi tutta ( ho provato a rifiutarmi ma non sentiva ragioni e io ho pensato fosse meglio non contrariarlo. ) Cosi eccomi a cantare una canzone idiota in mezzo a un villaggio berbero. Ho preso un sacco di applausi e adesso da qualche parte in Francia c'e' un video che mi ritrae in una discreta figura di merda.






Il mio cammello si chiamava Cou cout




quello di Magda Jean Claude, come Jean Claude Van Damm... forse per questo era l'unico ad avere la museruola



                                                                            
 Dopo e'stata la volta dei giardini Majorelle, donati a Marrakech da Ive saint Laurent nel 1964. un posto di una bellezza unica.colori cosi freschi da sembrare un miraggio nel caldo di agosto   e grande varieta di piante. specie grasse.  siamo rimaste li per pranzo. tajine di pollo al limone  nel cafe ristorante all'aperto rinfrescate da sottilissimi getti di acqua che venivano dall'alto. qui si usano molto.








tajine di pollo al limone. buonissima.






                                                                       
ma la giornata non e' finita qui... volevamo provare l' hammam..ma nn quello turistico. quello pubblico. siamo andate in uno vicino al nostro riad. l'ingresso costa 10 dirahm e un gommage ( il massaggio con il sapone nero che si usa qui ) 50 dirahm, circa 5 euro....
un'esperienza unica.. specie se considerate che la donna sulla sessantina che ci ha fatto il massaggio ci ha spinte in una caverna , ci ha fatte quasi spogliare del tutto e poi si e' presentata nuda. una specie di buddah ma donna. era davvero totalmente nuda. si e' accomodata sul pavimento dove c'era un microscopico tappeto  e poi mi ha fatto segno di sedermi e dopo averci insaponato con il sapone nero che si usa qui ha iniziato a massaggiare fortissimo con il guanto che avevamo portato dal negozio vicino il riad. piu che al dolore pensavamo all'imbarazzo di essere li con una donna che ci massaggiava nuda , che non parlava una sola parola di una qualsiasi lingua che potessimo comprendere e che a tratti ci sorrideva in un modo strano.
forse la cosa piu' locale che potessimo sperimentare. Da raccontarlo per anni...
Oggi giro per i musei.. e nei meravigliosi souk dove si vende qualsiasi cosa.. e poi ancora hammam ma stavolta non pubbico. tornando a casa ci siamo imbattute un hammam piu' moderno...ci voleva dopo aver camminato tutto il giorno sotto il sole. tutto molto piu caro ma il massaggio finale ci ha rimesse al mondo. oltre a toglierci due strati di pelle.


                                  Maria, molto piu' rassicurante della massaggiatrice di ieri

                                                                     
adesso qui sono  le 22.44... siamo due ore indietro rispetto all'Italia. Abbiamo appuntamento in Djemaa el fna, la piazza principale da cui si parte per andare in ogni direzione.
E' immensa. Un ensamble di uomini, animali, colori e odori. Patrimonio unesco e lo credo bene.
Vi scrivo domani , qui si corre sempre.                                                        

5 commenti:

  1. Hai descritto benissimo, mi è sembrato di essere li con voi (un vero peccato non esserci, se partivate più avanti...) e ho visto la scena del massaggio come se mi scoresse un film davanti.

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  2. I tuoi post sono sempre cosi belli, riesci a rendere bene la situazione, ci manca solo di sentire gli odori che ti circondano e poi le foto sono bellissime :)
    Un bacio da Robo <3

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  3. tina ammaniti :D
    un abbraccione fortissimo da Angelami83

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  4. Ciao Tina, come stai? Sei tornata sana e salva dal Marocco?
    Vedo molto similitudini col mio viaggio in Tunisia:
    adoro il tè alla menta (meglio se con i pinoli), non amo il cous cous, amo la canzone "Sarà perchè ti amo", che anche delle turiste francesi mi fecero cantare...
    Il cammello su cui andai nel deserto del Sahara al tramonta si chiamava anch'egli cou cou, che io chiamava Cucù.
    Meravigliosi i giardini, freschi e floreali, come te e Magda, due fiori nel deserto.
    A presto, baci

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  5. Non sai come ti invidio!!!! E' sempre molto bello confrontarsi con culture così differenti dalla nostra...Ma sono anche contetnto che tu sia tornata per potermelo raccontare :-)

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