venerdì 21 gennaio 2011

Tamara Drewe- tradimenti all'inglese

Ha organizzato Laura. Ha cercato un cinema che lo desse ancora in un orario non da boyscout e si e' liberata prima dal lavoro per passare una serata come non la passavamo da tempo.Non ricordo quando e' stata l'ultima volta al cine insieme da sole.Un paio di anni fa avevamo preso l'abitudine di andarci quasi tutte le settimane... sempre commedie brillanti, a volte un tantino femministe forse ma non credo lo facessimo di proposito:ci lasciavamo guidare un po' dall'intuito, un po' dall'esclusione di tutti i film romantici o inutilmente violenti. Un paio di ore passate a ridere o sorridere dei vizi del genere umano, specie di quello maschile, chiacchiere varie mentre tornavamo a casa scegliendo sempre la strada piu lunga ma meno brutta, quella con i lampioncini e ancora chiacchiere prima di andare a dormire.Ognuna aveva la sua vita abbastanza piena ma il tempo per quell'appuntamento si trovava sempre. Un'abitudine che quando abbiamo sospeso a causa di un litigio mi e' mancata... e anche a lei. Me lo scrisse a sopresa in un sms dopo mesi che non ci sentivamo. Nei fui felicissima. Ero a Colonia per lavoro ma la richiamai appena rientrata a Napoli e da li e' ripresa la nostra amicizia, piu' salda, piu' matura.A me questo film, uscito un paio di settimane fa era proprio sfuggito e invece per fortuna l'aveva notato lei.Cosi ieri, eccoci sedute come un tempo in una sala di nicchia, sedili intellettuali ma scomodi,catapultate nel mondo di Tamara Drewe, una giovane scrittrice che  ha una rubrica molto seguita su  un quaotidiano londinese e che in seguito alla morte della madre , decide di tornare per qualche tempo nella sua cittadina,nel Dorset.Al suo arrivo, nessuno la riconosce:sono passati anni da quando Tamara e' andata via e complice una plastica al naso perfettamente riuscita, appare molto diversa dalla ragazzina bruttarella di un tempo ( per la cronaca io e Laura siamo convinte che l'attrice che la interpreta si sia davvero rifatta il naso ).Ci mette poco a far cadere ai suoi piedi, tra invidie e pettegolezzi,prima il leader schizzato di una band che avrebbe dovuto intervistare , poi il suo ex ragazzo da cui era stata mollata anni prima e infine persino un noto romanziere che gestisce con la moglie un  ritiro per scrittori in cerca di ispirazione.La trama e' carina ma il punto di forza del film e' nei dialoghi sagaci e in un costante divertente cinismo ( i piu cinici diranno realismo) che all'inizio quasi stona con l'amenita' dei luoghi che fanno da sfondo alle vicende ma poi si impossessa dello spettatore ( almeno di me ) fino a fargli desiderare l'epilogo tragicomico scelto dagli sceneggiatori. Divertente. Liberatorio.Assolutamente consigliato, soprattutto se all'ucita del cinema ( in questo caso il Filangieri ), potete godervi una passeggiata tra i localini intorno, alcuni davvero belli, senza la ressa del finesettimana e senza che qualche Suv bianco( va molto di moda ) vi calpesti gli stivali nuovi.

1 commento:

  1. Ciao tinup,
    sono laura avrei da proporti un altro film. ormai abbiamo inaugurato la stagione. produzione inglese, stesso luogo, magari anticipiamo l'orario, "another year".
    io direi di sì!! e tu?

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